IL CAPO DEL DIPARTIMENTO 
                       della Protezione Civile 
 
  Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
  Visto l'articolo 107 del decreto legislativo 30 marzo 1998, n. 112; 
  Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n.  343,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
  Visto  il  decreto-legge  del  16  maggio  2012,  n.  59,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il  riordino  della  protezione  civile»
convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100; 
  Vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 6 luglio 2012  con
la quale e' stato dichiarato, fino al  4  settembre  2012,  lo  stato
d'emergenza in ordine  alla  grave  crisi  idrica  che  interessa  il
territorio della Regione Umbria dal mese di gennaio 2011 ed e'  stata
disposta la delega al Capo del Dipartimento della  protezione  civile
ad emanare ordinanze in deroga ad ogni  disposizione  vigente  e  nel
rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico; 
  Visto il  Piano  degli  interventi  approvato  dalla  Giunta  della
Regione Umbria con deliberazione n. 749 del 25 giugno 2012 contenente
l'indicazione degli interventi urgenti e necessari da realizzare  per
il superamento della grave crisi idrica che interessa  il  territorio
della Regione, nonche' delle risorse a cio' destinate; 
  Vista la nota della Regione Umbria del 10 luglio 2012; 
  Considerato che il perdurare della situazione di  siccita'  causata
dalla carenza  di  precipitazioni  compromette  la  vita  sociale  ed
economica delle zone colpite, determinando una  grave  situazione  di
pericolo per la sanita' e l'igiene pubblica; 
  Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente  a  porre
in essere gli interventi volti ad evitare situazioni  di  pericolo  o
maggiori danni a persone o a cose, che costituiscono minaccia per  la
pubblica e privata incolumita'; 
  Acquisita l'intesa della Regione Umbria 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Il Presidente  della  Regione  Umbria  e'  nominato  commissario
delegato per la realizzazione degli interventi volti  a  fronteggiare
lo stato di emergenza in relazione alla crisi idrica che interessa il
territorio della  Regione  Umbria,  in  conformita'  al  Piano  degli
interventi di cui al successivo articolo 2, comma 1,  oltre  che  nei
limiti delle risorse finanziarie di cui all'articolo 5 della presente
ordinanza. 
  2. A tal fine, il commissario delegato puo' avvalersi  di  soggetti
attuatori dallo  stesso  nominati,  cui  affidare  specifici  settori
d'intervento sulla base di direttive di volta in volta impartite. 
  3. I soggetti attuatori espletano gli incarichi loro  attribuiti  a
titolo integralmente gratuito.